Irem DIVORZIA, Ilker PENSA a Ela, Ela EMARGINATA da tutti | Innocence ANTICIPAZIONI 6 e 7 settembre
Un vortice di verità, tradimenti e disperazione scuote le fondamenta della famiglia mentre il destino dei protagonisti di “Tradimento – La forza di una donna” si intreccia in un dramma avvincente. Le puntate di sabato 6 e domenica 7 settembre di “Innocence” promettono colpi di scena mozzafiato, portando alla luce segreti inconfessabili e mettendo a dura prova i legami che credevamo indissolubili.
Il palcoscenico è preparato per uno scontro frontale quando Ela, armata di una verità straziante, si presenta a casa di Ilker. Davanti agli occhi esterrefatti della famiglia riunita, lo accusa apertamente di aver causato la morte del loro bambino. Con una dichiarazione che squarcia il silenzio e segna un punto di non ritorno, Ela rivela la sua gravidanza e se ne va, lasciando dietro di sé un turbine di accuse e disperazione.
Ilker, messo alle strette, ammette la sua colpevolezza, una confessione che risuona come un colpo di pistola nel cuore della famiglia. Tuttavia, Ale, sua madre, tenta disperatamente di difenderlo, sostenendo che fosse fuori controllo quella sera, vittima di un impeto irrazionale. Ma è una difesa sterile, un tentativo vano di arginare la marea inarrestabile di conseguenze.
Mentre Ela si allontana, Irem, la moglie di Ilker, implora il padre di tornare a casa, sperando in una riconciliazione. Ma Ilker è irremovibile. Respinge con amarezza la difesa della madre, puntandole il dito contro per avergli rimproverato l’ammissione della gravidanza. “Altrimenti non ci sarebbe stato modo di provarlo”, ribatte lui, accusandola di impulsività. Ilker, ormai intrappolato nelle sue stesse azioni, riconosce che “è troppo tardi, non c’è più nulla che possa fare per aiutarlo”.
Ale, tuttavia, non è una donna che si arrende facilmente. Lucida e determinata a proteggere il figlio a ogni costo, prende una decisione drastica. Chiama Banù, esponendole la gravità della situazione e ricordandole il piano originariamente ideato. Banù, seduta accanto a Timur addormentato, ascolta con attenzione e risponde con un gelido “Ho capito”, lasciando intendere che le mosse per manipolare gli eventi sono già in atto.
La mattina seguente, Timur, rientrando a casa, trova Bahar preoccupata. La madre gli racconta di aver notato Ela dormire con una mano sul ventre, un gesto che suggerisce il peso del dolore per la gravidanza perduta. L’insinuazione infastidisce Timur, che reagisce con nervosismo e si allontana senza aggiungere parola. Poco dopo, Arun contatta Bahar, chiedendole notizie di Ela. Bahar, ignara della complessità della situazione, chiede chiarimenti, ma Arun, consapevole della delicatezza del momento, si limita a dire di non poterle spiegare nulla per ora.
Bahar, entrando nella stanza della figlia, scopre che Ela si è recata da una psicoterapeuta. Qui, Ela, finalmente, inizia a dare voce al suo dolore. Racconta alla dottoressa della sua gravidanza, spiegando di non sentirsi pronta, ma di aver desiderato portare avanti la gravidanza. Ora, però, cerca giustizia, non solo per sé stessa, ma anche per il bambino mai nato.
La trama si infittisce quando Banù fa la sua comparsa a casa di Bahar, rivelando un dettaglio sconvolgente: l’aborto di Ela verrà usato contro di lei. Svela inoltre che Ela si è presentata a casa dei Gas la sera precedente e che “presto tutta la Turchia conoscerà i dettagli della sua vita privata, compreso il fatto che il padre non ha fatto il test del DNA”. Bahar, sbalordita, chiede come sia possibile che Banù sappia dell’aborto, ricordando che Timur le aveva chiesto di mantenere il segreto. Banù insiste, prevedendo che si dirà che il padre si è rifiutato di fare il test perché il bambino era di un altro uomo.
Nel frattempo, a Casa Gas, la tensione sale. Si discute del rischio che, se si andrà in tribunale con l’accusa di gravidanza, Ilker sarà incriminato per aggressione. La priorità è la protezione. Ismael, padre di Ilker, pretende che il figlio gli mostri come ha colpito Ela, chiedendogli di mimare il gesto. Ale tenta di intervenire, ma Ismael è irremovibile. Ilker, preso una sedia, la sbatte ripetutamente contro il muro con violenza, per poi crollare a terra in lacrime, consolato dalla madre.
Banù porta alla luce un altro fatto cruciale: le spese ospedaliere principali sono state coperte dalla famiglia Il Gas. Bahar, sconvolta, definisce la notizia una menzogna, ma viene confermato che Timur ha contratto un prestito per coprire le spese. Le implicazioni sono nefaste: la loro posizione è compromessa dall’aver permesso alla famiglia dell’aggressore di pagare le cure e aver nascosto le prove della gravidanza di Ela. “Ci sarà una terribile controversia”, aggiunge Banù. Timur rischia il carcere per occultamento di prove, mentre Ela dovrà isolarsi. Timur tenta di difendersi, sostenendo che non possono essere puniti per aver cercato di proteggere l’onore della loro figlia, ma Banù ribadisce la gravità della mancanza di una prova del DNA.
Rimasti soli, Bahar si scaglia contro il marito, accusandolo di averle mentito, di averla fatta tacere e di essere irresponsabile di tutto ciò che sta accadendo. Timur, in seguito, scende dalla madre e dalle sorelle, mentre Ela rientra a casa e trova la madre in lacrime. Bahar, toccandole il ventre, le chiede scusa. Le due si abbracciano, un momento di fragile tregua in mezzo alla tempesta.
Ilker è tormentato dai ricordi di quella notte, sorretto costantemente dalla madre. Le voci di Ale e Banù commentano la situazione in sottofondo. Timur è al centro di tutto questo, e Bahar ed Ela, per quanto piangano, non hanno più via d’uscita. È una guerra che non possono vincere.
Viene ribadito che, dal punto di vista medico e legale, il feto non ha alcuna prova tangibile di esistenza, rendendo impossibile un test del DNA. Parlare della gravidanza peggiorerebbe la posizione di Ela, alimentando pettegolezzi. Timur conferma telefonicamente a Banù che la decisione è presa: “Il discorso sulla gravidanza è chiuso”. Sottolinea che è una scelta di Ela, non sua.
La famiglia Il Gas commenta negativamente l’atteggiamento di Timur. Ismael dice al figlio di ringraziare la sua stupidità, altrimenti sarebbe già in prigione. Poco dopo, Ilker prende un mazzo di fiori ed esce di casa. Nel frattempo, Arun offre dei popcorn a Irem per guardare un film. Irem riflette sul proprio dolore, chiedendosi come avrebbero chiamato il loro bambino. Dichiara che in sei anni lei e Ilker non hanno mai pensato di avere un figlio. Arun si siede accanto a lei, chiedendole se lo perdonerebbe mai se lui avesse negato tutto e si fosse dichiarato innocente. Irem osserva che almeno Ilker non cerca insistentemente il suo perdono, non passa le notti davanti alla sua porta e non prova più a ingannarla con i fiori. In quel momento, bussa Birce.
Nel frattempo, Ilker si presenta davanti alla porta di casa di Ela, confessando a se stesso la sua lotta interiore. Si crea problemi da solo, ma desidera il perdono di Ela. Ai suoi occhi è un uomo condannato a morte che ha bisogno del suo aiuto per sopravvivere, anche se non riesce a perdonarsi. Dichiara che non sfuggirà alla sua pena finché non riceverà quel perdono. Scopriamo, però, che sta parlando con Birce, chiedendole se ciò che ha detto va bene.
Contemporaneamente, Ela getta i fiori nel cestino della spazzatura. Bahar le rivela di aver riflettuto tutta la notte e di aver preso una decisione. Ammette che il padre ha commesso un grande errore e che anche lei lo ha appoggiato pur non conoscendo tutta la verità. Bahar è determinata a lottare per Ela e per la sua parte distrutta, anche se nessuno dovesse crederle. Ela, però, si sente una codarda. Non vuole più sopportare insulti o essere accusata della morte del bambino. Teme di essere etichettata come un’opportunista o una ragazza che ha avuto figli con uomini diversi per coprire le tracce, distruggendo la sua reputazione. Bahar la rassicura e la abbraccia forte.
Nonostante la gravità della situazione, Birce nota che Ilker appare sorprendentemente calmo. Gli fa notare che, nonostante tutto, continua a portare fiori a Ela, esprimendo il dubbio che la ragazza abbia perso la memoria dopo essere stata colpita, rendendo la sua testimonianza imprevedibile. Ilker si interroga sulla propria mente, definendosi uno psicopatico, sociopatico, pazzo. Birce lo corregge, definendolo un narcisista appassionato del superare i limiti, sottolineando che ha scelto lei come psicoterapeuta, pur sapendo della sua vicinanza a Ela e al suocero, e che il suo caso non rientra nella sua specializzazione. Questo, per Birce, dimostra che Ilker ama il rischio e l’adrenalina.
Ale, convinta che Ilker abbia portato i fiori a Irem, è determinata a ricongiungere suo figlio con la nuora. Affronta Ismail, affermando che stanno tentando la fortuna. Ale ritiene che il matrimonio con Irem sia indispensabile per tenere sotto controllo sia lei che suo padre, Harun, fino alla fine del processo. Irem, infatti, controlla suo padre. Se tornasse a vivere con lui, Harun avrebbe un asso nella manica, e non possono permetterlo.
Arun chiama Bahar, chiedendo se possono riprendere la conversazione. Le rivela che nei referti non ci sono prove mediche della gravidanza di Ela e suggerisce che l’avvocato di Ela potrebbe aver nascosto qualcosa. Bahar lo interrompe, dicendogli che è stata presa una decisione: la gravidanza non verrà discussa in tribunale. Non può spiegargli i motivi, nonostante Arun insista, convinto che sia una scelta sbagliata. Bahar, con le lacrime agli occhi, ribadisce che l’argomento è chiuso e chiude la chiamata.
Irem, vedendo il padre al telefono, chiede se abbia parlato con Ilker, ma Arun la corregge. Poi la manda nella sua stanza a vedere una cosa che ha preparato per lei: una richiesta di divorzio. Quando Ale va a farle visita, le consegna i documenti, affermando di non volere nulla da Ilker, se non che se ne vada. Ale cerca di calmarla, ricordandole che Ilker le ha portato dei fiori, ma Irem ribatte che Ilker è più realista di sua madre e ha capito che la situazione non si risolve con dei fiori. Tenta di dissuaderla dal firmare, avvertendola delle conseguenze eterne, ma Irem firma i documenti, si toglie la fede e si allontana. Ale se ne va, e Irem scoppia a piangere, confortata da Arun.
Tornata a casa, Ale informa Ismail e Ilker. Ismail commenta che forse Irem si è finalmente svegliata. Ilker sembra raccogliere la sfida, ma Ale lo avverte che questa volta Irem fa sul serio. Anche lui firma il divorzio. La notizia si diffonde rapidamente. I giornali parlano della coppia dell’alta società finita in un torbido matrimonio segnato da un’accusa e da un processo.
Ande e Burchu commentano gli articoli davanti a Ela. Quando Bahar entra e scopre del divorzio, lascia la stanza senza dire nulla. I commenti sui social si moltiplicano. Alcuni sostengono che Irem abbia sopportato molto, altri pensano che Ilker finirà per sentirsi in colpa. Ela, intanto, esprime la sua determinazione a non arrendersi. La sera, Ilker si presenta da lei per parlarle, ma Ela lo minaccia di chiamare la polizia se non se ne va. Anche Yelda commenta il divorzio con Bahar. Quando Ela torna, si chiude in camera sua in silenzio.
Durante l’udienza di divorzio, la richiesta presentata da Irem Il Gas contro Ilker Il Gas viene accolta dal tribunale, motivata da contraddizioni inconciliabili e dalla rottura delle fondamenta dell’Istituto Familiare. Entrambi i coniugi confermano di essere d’accordo. Il divorzio viene concesso in una sola sessione, senza richiesta di risarcimento e senza figli comuni, dopo un matrimonio durato meno di un anno. All’uscita dal tribunale, Ilker lascia l’edificio con sua sorella, mostrando alle telecamere il segno della vittoria. Irem, invece, rientra a casa in silenzio, distruggendo tutte le foto con Ilker davanti agli occhi dispiaciuti di suo padre.
Il gesto di Ilker genera forti reazioni, viene definito di cattivo gusto e Ismael lo accusa di essere un pagliaccio. Ale lo rimprovera, ma lui si giustifica dicendo che lo ha fatto per divertimento. Ale ribatte che Irem non riderà affatto della sua battuta. Poco dopo, Irem realizza un video per i suoi follower, affermando che il divorzio segna la fine definitiva della relazione e che i sei anni trascorsi insieme sono stati buttati via. Commenta il gesto di Ilker fuori dal tribunale e conclude ironicamente dicendo che probabilmente anche Ela Yildiz starà festeggiando. Le augura di riprovare ad avere un figlio e, se sarà femmina, di chiamarla Irem.
Dopo il divorzio, la catastrofe mediatica si abbatte sulla famiglia di Ela. La madre di Timur è disperata, teme che i loro nomi finiscano sui giornali e che non possano più uscire con la testa alta. Timur cerca di calmarla, ma lei lo accusa di non essere riuscito a controllare sua moglie e sua figlia, maledicendo chi li ha condannati a vivere una simile vergogna. Tra Timur e Bahar scoppia un’accesa discussione. Bahar lo accusa di averla ingannata e di aver nascosto l’aborto della loro figlia solo per interesse economico. Timur le rinfaccia chi ha rovinato tutto e coinvolto anche sua madre. Ammette di temere di finire in prigione se la gravidanza dovesse essere oggetto di indagine.
Nel frattempo, Mert sente tutto e chiede spiegazioni. Ela, notando la preoccupazione del fratello, gli si avvicina, ma lui esplode, accusandola di far piangere la madre e urlare la nonna. Sui social, i commenti contro Ela si moltiplicano denigrandola. Irem osserva la situazione con evidente compiacimento. Ande legge ad alta voce alcuni commenti a Ela, ma Bahar la interrompe e la manda via. Poi guarda la figlia e la rassicura con uno sguardo.
Nonostante la pressione, il giorno seguente Ela si prepara per tornare all’università, decisa a riprendere una vita normale. Bahar cerca di dissuaderla, temendo che sia troppo presto dopo le storie diffuse da Irem, ma Ela insiste, non vuole lasciare nulla a metà. All’università, l’accoglienza è fredda, le sue amiche la salutano con distacco, chiaramente a disagio. Ela percepisce il loro atteggiamento, ma Burchu e Umut cercano di sostenerla proponendo di cenare insieme quella sera. Sopraffatta, Ela si rifugia in bagno. Umut commenta l’atteggiamento delle compagne definendolo inaccettabile, ma Burchu gli spiega che i pettegolezzi e il potere della stampa hanno trasformato Ela nella villain della storia. Per molti è tornata all’università troppo presto.
Ela cerca di darsi forza, ma mentre è in bagno sente le colleghe parlare male di lei, dicendo che è capace di tutto. A quel punto esce, chiede a Burchu e Umut di andare via e lascia l’università. Tornata a casa, sente i genitori discutere. Timur è convinto che finirà in prigione e accusa Bahar ed Ela per la situazione in cui si trovano, dicendo di aver fatto solo per il bene della figlia. Bahar raggiunge Ela in camera e scopre che non vuole più tornare all’università. Tutti parlano di lei, sui social, in famiglia, ovunque. Ela si sente odiata e stanca.
Più tardi, Bahar si sfoga con Yelda e Umut. Entrambi la rassicurano: secondo loro, Ela non lascerà davvero l’università, ha solo bisogno di tempo per riprendersi dai commenti pesanti. Intanto, Irem, nonostante il divorzio, si mostra in un salone di bellezza con alcune amiche, tentando di apparire forte, ma è chiaramente provata. Alcune donne, senza accorgersi della sua presenza, commentano ad alta voce che ha sprecato sei anni con Ilker. Altre sospettano che abbia orchestrato tutto, incluso il pestaggio, e che ora Ela si riprenderà il suo ex marito. Irem, stanca e agitata, lascia il salone con i capelli ancora bagnati, chiedendo con insistenza la sua auto.
Ela, a casa, osserva la scena sui social e si augura che la figlia di Arun pianga tanto quanto ha pianto lei. Terminano così queste anticipazioni, lasciando il pubblico con il fiato sospeso di fronte a un futuro incerto e pieno di drammatiche svolte.
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